CORRADO GRAPPEGGIA

CORRADO GRAPPEGGIA

lunedì 7 giugno 2010

IL COLORE DELLA SATIRA a cura del prof. Giorgio BARBERIS


E’ una ricerca di tecnè, satira sociale e allegra comicità, ma al contempo di profonda analisi introspettiva, quella che porta il poliedrico Corrado Grappeggia ad esprimersi pittoricamente attraverso soggetti e situazioni di grotziana memoria. Una ricerca da autodidatta che ha comunque portato l’autore ad un rapporto totalmente nuovo con il passato evitandogli qualsiasi approccio “colto” alla materia. Cosa che, di per sé, si rivela un fattore tutt’altro che negativo, anzi vantaggioso, specie quando si riesce a sfruttarlo nel giusto modo. E specie quando, all’applicazione artistica intesa in senso pittorico, si coniuga la passione per la musica e la strumentistica e si abbinano la koinè grafica, e quella per il rigo musicale alla poesia ed alla letteratura dei classici o delle nuove proposte.
Da autodidatta, per tanto, Corrado non sarebbe capace di intellettualismi gratuiti e quindi si muove, per intuito. E l’intuito, qualche volta, può generare situazioni di rielaborazione critica assai interessanti, non convenzionali, proprio per il fatto di trascurare o conoscere poco quei binari di ufficialità che per altri varrebbe come il vangelo. L’intuito si muove per ipotesi azzardate, non altrimenti dimostrate e forse non dimostrabili, ma dalle quali possono comunque derivare sviluppi importanti. L’intuito si muove confidando sulla pratica, sull’esperienza diretta, non sulla teoria, su un’idea platonica che sorvola il contatto materiale con il mondo piuttosto che attraversarlo. Confidando su intuito ed azione pratica, Grappeggia è pervenuto autonomamente ad un risultato di interpretazione pittorica al quale, probabilmente, non sarebbe mai arrivato leggendo i sacri manuali accademici. Non si sta parlando di intenti retrospettivi, di citazionismo colto o di altre volontà programmaticamente imitatorie. L’autore “si limita” a conoscere, ad osservare con occhio critico e distaccato, ad apprendere, a rielaborare. Con queste premesse, pittura, musica e letteratura si compenetrano nell’incedere dell’artista. La pittura, in particolare, si carica di segni e significati che riportano ad una composizione rigorosa ed a soggetti prediletti, come le figura maschili e femminili, dal titolo più che connotativo legato, naturalmente, ad una curiosità incessante, ad un peregrinare continuo, ad un desiderio profondo di riuscire a cogliere in tutto quanto lo circonda il lato oscuro e quello illuminato, la drammaticità e l’allegria velate sempre, qust’ultime, da una sana rilettura comico-satirica. Il tutto raccolto nella modernità figurativa, nella correttezza e nell’equilibrio della sintesi formale; in una parola, nella civiltà della sua pittura. C’è tanta “inurbanità” nell’arte dei nostri giorni, talvolta intenzionale, talvolta anche positiva, il più delle volte involontaria ed infelice che, quando si incontrano eccezioni, non ci si può che rallegrare. Specie per la vitalità delle immagini del Grappeggia che nascono dai colori caldi (i colori del sole, del sud, del mediterraneo). E di colori caldi si nutrono, in particolare, le figure dell’artista, vero fulco di una produzione dal sapore hogarthiano, ora come volumetrie sferiche delle Giunoni del Picasso rappelè à l’ordre, ora trattate in modo nabis o preraffaelliano, ora riportate al pensiero di un “falso naive” come Ligabue che fanno esplodere la carne, il sangue ed il cervello.
Stanno, le figure del Grappeggia, in un limbo ambiguo e singolare, a mezza strada tra idealizzazione, espressionismo e caricaturalità (si ammirino opere come “dal sarto”, “Arlecchino al carnevale”, “Servizio all’osteria” o ancora “In discoreca”). E’ merito di una cifra stilistica sintetica, precisa ed essenziale allo stesso tempo, di grande efficacia comunicativa che riesce a sottolineare quanto, per l’artista, la società ed i suoi stilemi siano “quell’elemento” in natura che soddisfano, rallegrano o, anche, intristiscono l’uomo da tutti i punti di vista. Una società vivibile ma risibile, esasperata nelle misure ed esaltata nei comportamenti, derisa nei suoi difetti, ma condivisa nei giusti valori morali. Ingigantita sempre nella negatività, sottolineata comunque nei pregi. Fermata con colori e pennelli per poterla interpretare non con occhio fotografico, ma con una revisione introspettiva di grande effetto e di piacevole lettura.
"La perpetua, 2011"
Prof. Giorgio BARBERIS
www.giorgiobarberiscriticodarte.blogspot.com

ARTISTICAMENTE

PERSONALI E COLLETTIVE

Caramagna, art’ernative 2008
Racconigi, permanente salone Corrado acconciature
Racconigi, Paschetta-Grappeggia Natale 2008
Faule, Personale sala polivalente festa Bagna Caoda premio targa d’argento ott.2008
Racconigi, Allemani-Grappeggia-Paschetta-3 generazioni
Carmagnola, Saletta d’arte Celeghini
Savigliano, Personale-Il colore della satira- Roma Room Art
Gallery maggio 2009
Caramagna,M art’ernative ’09-premio critica,premio mostra personale
ottobre 2009
Caramagna, Personale- il colore della satira-Torre vecchio consiglio
Carosino(Taranto) collettiva festa della donna 2009
Martiniana Po, Sagra dei piccoli frutti
Pomezia (Roma), Collettiva Oktoberfest
Terni, Collettiva premio Don Fabio Leonardis
Alba, Collettiva Galleria Meidinitali 2010
La Morra, Collettiva “Dire,fare arte”Galleria Artepozzo 2010
Caramagna, Alternative 2010 con G.Claire
Savigliano, Premio Leonardo-Galleria Senesi giugno 2010
Martiniana PO, Sagra dei piccoli frutti 2010 - Premio Segnalazione giuria
Poirino (TO) Personale, "La satira del Grappeggia" Ca del Bosco, 22-23 ottobre 2010
Serralunga (CN) Collettiva-1°concorso internazionale "Tota Virginia" - 22 novembre 2010
Racconigi (CN) Collettiva, Mostra per i 150° anni d'Italia
Borgomanero (NO) Personale, Palazzo Tornielli, dal 4 al 9 giugno 2011
Savigliano (CN) Collettiva, Premio Leonardo 2011, Stand GRAPPEGGIA-CLAIRE
Castello di Roddi (CN), Collettiva, Luglio 2011
Murello (CN), Personale, Sala mostre scuole elementari, agosto 2012
Asiago (VI), Collettiva, Museo delle Carceri, I capolavori dell'arte, dal 9 giugno al 25 novembre 2012

IN CORSO, I capolavori dell'arte, Museo delle carceri ad Asiago (VI), 2012
BIBLIOGRAFIA

Rivista “IDEA”pagina intera ott.2009
Rivista “L’occhio parlante”aprile 2009
“Il Carmagnolese”ottobre 2008
“Arte e cultura”marzo 2009
“Il corriere di Savigliano”ott.2008,dic.2008,giu.2009nov.2009
“La Pancalera”novembre 2008

TELEVISIONI

Telecupolepiemonte-tg4 speciale:Corrado Grappeggia,il colore della satira MAGGIO 2009 Roma Room art gallery SAVIGLIANO
Telecupolepiemonte-tg4 speciale:Corrado Grappeggia,il colore della satira Ottobre 2009 Torre vecchio consiglio Caramagna P.te
Primantenna tv-Inaugurazione Sporting Club con i quadri di Grappeggia alle pareti-Ottobre 2009 Sporting Club Fossano
Telecupolepiemonte –Settembre 2009-Maggio 2010 trasmissione “BALLANDO LE CUPOLE”con i quadri di Grappeggia alle pareti

martedì 1 giugno 2010

Le mie OPERE SATIRICHE

POMERIGGIO ALL'ART CAFE'

SALAMI IN OFFERTA

LA VEDOVA ALLEGRA

SILOUETTE A RIMINI Collezione Privata Claire

SCAPOLONI AL MARE Collezione Privata CLAIRE

LA PERNACCHIA

GARIBALDI E ANITA (EKBERG) DENTRO LA FONTANA DI TREVI

ALL'UFFICIO IMPOSTE

FU COMPLICE IL VENTO

LEZIONE DI TENNIS

ARLECCHINO A CARNEVALE

L'ANGELO DELL'UROLOGIA

NOZZE D'ORO DELLA BAGASCIA

SPAGHETTATA A SOVERATO

PARTITELLA A 5 SCAPOLI-AMMOGLIATI

SERATA AL PUB


BELLO ANDARE PER CICORIA


IL CRIN

IN RICORDO DEI BEI TEMPI

CHE GRINTA IN DISCOTECA

IL GELATO

SAPORE DI MARE

UN ALTRO VALZER

PECCATI DI GOLA

PARTITA A SCALA 40

IL BARBIERE DI SICILIA

DIAVOLA TENTATRICE

DAVANTI ALLA TV

DAL SARTO

DAL BARBIERE

DA GENERAZIONE A GENERAZIONE

COLPO DI SONNO

COCCO BELLO MANDINGO

BASTARDI DENTRO

BAGNA CAUDA CHE BONTA'

AUGURI NONNO

AL PARCO

CHE NAUSEA

GRAPPEGGIA PENSIERO - Il pittore e musicista di racconigi si racconta alla "Rivista IDEA", a cura del prof. Giorgio BARBERIS


Una ricerca di tecnè, satira sociale e allegra comicità, ma al contempo di profonda analisi introspettiva, porta il poliedrico Corrado Grappeggia a esprimersi pittoricamente, e non solo, attraverso soggetti e situazioni di grostziana memoria. Dal suo atelier della città della reggia sabauda osserva la gente che passa davanti alle vetrate, ne commenta pregi e difetti visivi, paragona fatti e situazioni a not musicali e impostazioni pittoriche. Si è ritrovato, in arte, ad avere un rapporto nuovo con il passato il che ha evitato qualsiasi approccio “colto” alla materia. Cosa che si rivela un fattore tutt’altro che negativo, anzi vantaggioso, specie quando è sfruttato nel giusto modo. E specie quando, all’applicazione artistico-pittorica si coniuga la passione per la musica e la strumentistica e si abbinano la koinè grafica, e quella per il rigo musicale, alla poesia e alla lettura dei classici o delle nuove proposte. Da autodidatta, peraltro molto acculturato, Corrado non sarebbe capace di intellettualismi gratuiti e quindi muove per l’intuito. Legato ad una curiosità incessante, a un peregrinare continuo, a un desiderio profondo di riuscire a cogliere in tutto quanto lo circonda il lato oscuro e quello illuminato, l’autore riesce a raccontare, con i personaggi che popolano le sue tele, la drammaticità e l’allegria velate sempre, quest’ultima, da una sana rilettura comico-satirica e musicale.
Corrado, questa dovrebbe essere una classica intervista ma, conoscendo il tuo favellare, ti lascio spazio per raccontarci le tappe della sua ascesa pittorica e musicale. Quindi molla i ferri del mestiere e illuminaci.
<< Pittoricamente parlando, sono di formazione autodidatta e dipingo sin da bambino. Dopo una pausa di alcuni anni ricomincio, matita e foglio bianco a tiro, rispolverando i miei libri sulle tecniche pittoriche, prospettiva, anatomia e spettro dei colori. Inizia così un periododi pittura paesaggistica, ma presto ritrovo l’ispirazione per la figura umana e, essendo io una persona allegra e sempre disposta al riso, decido di interpretare i miei personaggi in chiave satirica. Incoraggiato da alcuni amici pittori ed esperti d’arte parto in quarta: arrivano le prime recensioni positive, importanti mostre personali e collettive, significativi premi e grandi apprezzamenti dai collezionisti. A breve sarò presente a Pomezia in una collettiva dedicata all’”October fest”, nella sede espositiva dell’Arciconfraternita di Santa Croce di Caramagna e in una personale alla Civica del “Vicolungo outlets”. In ordine alle performance musicali appartengo, come tastierista e cantante al gruppo del “Pandora” nato a Racconigi da un progetto di Claudio Colombo, batterista polistrumentalista. Nel 2005, con il padre Beppe, anche lui tastierista, abbiamo dato vita alla band con l’ambizione di riproporre il grande rock anni ’70, con brani inediti cantati in italiano. Poi si è unito a noi il chitarrista Christian Dimasi. Il nostro contratto è stato con l’etichetta milanese Ams-Btf, con l’uscita nel settembre 2008 dell’album “Dramma di un poeta ubriaco” che ha avuto ottimo riscontro a livello internazionale. I progetti futuri vedono impegnati i Pandora in concerti e in un secondo disco che dovrebbe uscire entro il 2010>>.
Il Grappeggia pensiero si è esplicato a tutto tondo e quindi non resta che apprezzare la continua ascesa di un personaggio che, in breve, è riuscito a ricalcare con successo le tavole dei palchi musicali e gli ovattati pavimenti delle sale d’arte.
Prof. Giorgio BARBERIS

estratto Rivista Idea (sezione Arte - 15 ottobre 2009)
www.giorgiobarberiscriticodarte.blogspot.com

8 maggio 2010, Premiazione ART'ERNATIVE 2010 CARAMAGNA P.TE

ART'ERNATIVE 2010 CARAMAGNA P.TE
Si e' tenuta sabato 8 maggio la premiazione del concorso artistico Arternative,organizzato dall'associazione La Torre di Caramagna,con la giuria presieduta dal prof. Giorgio Barberis. Nell'occasione meritato attestato di partecipazione al Grande GRAPPEGGIA che ha partecipato al concorso con l'opera "Che mal di piedi". Grande successo di pubblico.




18 aprile 2010, GRAPPEGGIA a Caramagna (CN)